Filles de la croix

Tailandia Ritorna in tutte le regioni

Intervista a Suor Rosalie
May 19, 2021
  

Posso cominciare chiedendoti chi fa parte della tua comunità?  

Ci troviamo in una piccola città chiamata « Udon Thani » situata al Nord-Est del Paese vicino alla frontiera con il Laos, dove si è stabilita la Congregazione di San Domenico, uno dei rami delle Domenicane.

La comunità è costituita da 4 suore : Sr Oliva et Sr Teresa spagnole e Sr Neyda del Venezuela e io.

In che cosa consiste la vostra missione?

Il Centro Nostra Signora del Rosario è la prima delle nostre missioni. Le suore si dedicano alla promozione delle giovani - soprattutto di quelle che corrono dei rischi nella loro vita. Il Centro è un luogo che offre un’educazione, permettendo alle giovani di continuare i loro studi che renderanno migliore la loro vita. Le giovani vengono dalla montagna e dai villaggi in cui vivono situazioni critiche e non hanno la possibilità di andare a scuola. Allora, le suore passano di villaggio in villaggio per trovare queste ragazze e dare loro la possibilità di frequentare la scuola. La zona in cui si trovano è rinomata per la prostituzione, è importante offrire loro la sicurezza del Centro.

Facciamo anche lavoro pastorale nel villaggio; il giovedì, portiamo cibo ai più poveri; in realtà, ci sono villaggi che sono molto critici e hanno bisogno di cibo. Le suore fanno progetti per avere denaro per poter aiutare come possono. Inoltre, il venerdì è il giorno in cui si va in città per portare l'Eucaristia agli infermi e alle persone anziane, che non possono più andare a Messa, e allo stesso tempo si approfitta di questo tempo per visitare i malati.   Partecipiamo anche alle attività della parrocchia, soprattutto la più giovane, che parla un po' il thailandese. Insieme partecipiamo agli incontri della Diocesi per i giovani.

Quante giovani son accolte al Centro e per quanto tempo?

Le giovani restano qui per tutto l'anno con le suore, e spesso i genitori contribuiscono alla scuola del figlio quando ne hanno i mezzi. Quando le famiglie non possono permetterselo, le suore pagano per le giovani. Le ragazze, durante l’anno, hanno appena alcuni giorni di vacanza nella loro famiglia.

Avevamo 24 giovani, ora alcune hanno finito i loro studi per continuare all’università. Quelle che vanno all’università non vengono più al Centro perché la loro mentalità è già cambiata. Allora, dopo la scuola secondaria, se proseguono gli studi all’università, continuiamo ad aiutarle, a seconda delle possibilità delle suore e  a seguirle da vicino, ma non restano più al Centro.

Quest’anno la più giovane aveva 10 anni e la più vecchia ne aveva 15.

 Puoi parlarmi un po’ della visita che fate ai malati?

Spesso, la più giovane suora ed io andiamo nelle case per fare i lavori, perché è triste, ma in Thailandia, la gente della Capitale la gente del nord come Thailandesi. Ci sono molte persone anziane abbandonate, messe da parte per lasciarle morire sole. Questo mi fa veramente male al cuore, talmente è triste da vedere, perché è un calvario quello che vivono, mentre la gente del paese non si dedica a questo. Passiamo i giovedì al villaggio per portare del cibo alla gente, vedere se ricevono le cure e, se necessario, inviarle all’ospedale.

In seguito, c’è il programma di andare a visitare i villaggi delle ragazze che vivono qui. Nello stesso tempo visitano i malati e portano loro da mangiare. Ma bisogna fare attenzione, perché se vedono che le suore si prendono cura dei malati, la gente ha la tendenza a “lavarsene le mani” e a non prendersi più cura di loro o a non più preoccuparsi di loro. Dedichiamo molto tempo all’ascolto, perché questo li libera un po’.

 Aiutate con i sacramenti?

La maggioranza al Centro sono Buddisti, solamente alcuni sono Cattolici. Li accompagniamo nella preparazione ai sacramenti. È molto raro il Battesimo e la Cresima nelle parrocchie e quest’anno ne avevamo molti: un grande avvenimento!  L’anno scorso ci sono stati solo due Battesimi e una Cresima. Quindi, quest’anno è stato veramente eccezionale.  

 Ti rivolgo una domanda personale – come stai tu?

Mi sento bene e sto bene… la sola sfida è la comprensione, perché le suore parlano soprattutto spagnolo, e un po’ di tailandese …

Altrimenti nella missione lavoriamo veramente bene insieme, e sento che fanno attenzione a me per mettermi a mio agio.

Io mi sento molto bene mi piace molto essere con gli ammalati e con le ragazze.

Se tu potessi domandarci qualcosa per aiutarti nella missione, che cosa domanderesti?

Domanderei preghiere perché Dio mi doni salute, pazienza e moltiplichi il mio coraggio.

 Terminando, hai un messaggio per le suore?

«Sì, sì!». Molte grazie per le vostre preghiere perché sento che tutte pregano per me. La preghiera mi aiuta a restare in piedi, e grazie alle vostre preghiere rimango in pace e la vita continua.

Molte grazie, sorella!

I miei saluti a tutte le suore e molte grazie per le vostre preghiere!