Filles de la croix

«Servire Cristo è, regnare. Eccomi!
…Amen. Alleluia.
Suscipe Domine

  • universam meam libertatem,
  • memoriam,
  • intellectum
  • volunttatem
  • la gioia del mio servizio ogni istante conforme alla Tua Divina Volontà
  • Amorem tui solum cum gratia Tua mihi dones et dives sum satis».

 

 

«Benedetto sia il Padre, Dio di tenerezza: ti dona il tesoro nascosto in un campo. Con gioia vendi tutto ciò che possiedi e compera questo campo (Mt. 13,44)».

 

«Il tuo sguardo si posa su di me. Sguardo tenerissimo di Padre, di fratello, di amico, di sposo. Anch’io ti guardo, ti cerco, ti amo, fisso il mio sguardo su di te. Ma è fede, fiducia nella Parola. È attesa di salvezza. È gioia per la tua Presenza. La tua Parola di perdono mi ha raggiunto: grazie per il tuo perdono. Donami la gioia di essere salvata.  Tu attendi Padre, il tuo figlio che sta sciupando i doni ricevuti da te. Non ti ringrazia. Se ne appropria. Li sciupa.  Attirami a te Padre. Insegnami il silenzio Adorante, l’obbedienza amorosa. Insegnami ad accogliermi da Te giorno dopo giorno.

Ti appartiene, Gesù, la mia vita, i miei pensieri, i desideri, le ansie, le attese.

I miei slanci sono per Te. I miei ricordi e le fantasie sono per Te. Tu lo Sposo, Tu l’amico, Tu la bellezza. Tu l’armonia nel creato, Tu la luce, il canto. Tu la pace profonda a cui aspira il mio cuore. Tu la pace nelle famiglie.  Venga la tua pace in me, in noi, nel mondo. Tu sei la vita, l’amore perché doni……perché doni ogni giorno la vita.  Insegnaci l’impegno nel quotidiano, nella monotonia. Donaci di impegnarci per un futuro migliore. Per collaborare con Te ad un futuro migliore. Tu sei Padre di ogni uomo.  Non t’ho visto mai, ma ci sono i tuoi segni nel mondo.  La tua tenerezza mi raggiunga…Non sempre ti capisco, ma so che mi vuoi bene».

 

«Anch’io come Pietro sono tentata di dire “non ti conosco…” Sì, preferirei conoscerti potente, forte, subito vincitore…invece bisogna attendere una lunga attesa, un’attesa dolorosa che sa di sconfitta, di insuccesso, fallimento, derisione, rifiuto.  Faccio fatica ad attendere che tu sia vittorioso e vincitore in me…»

 

«Sei Tu, Gesù, che hai l’iniziativa di cercarmi. Sei Tu che ti accosti a me, nel cammino. Sei tu che mi riscaldi il cuore quando leggo le Scritture – aspetti solo che ti riconosca, che veda te, te solo…»

 

«Ti cerco. Apri i miei occhi per vederti. Apri il mio cuore allo stupore. Fa’ che veda, che ti accolga, che mi lasci amare da Te».

 

«Fa’ che scopra la tua Presenza nei tuoi segni:

  • l’EUCARISTIA
  • i poveri
  • la comunità
  • la croce».

 

«…Donami i tuoi sentimenti, GESÙ, quelli delle Beatitudini

  • il povero che si fida, si abbandona
  • il bambino che si sente amato
  • l’afflizione che è partecipazione a quella di Cristo ed è salvezza
  • la Misericordia – la Benevolenza – la Purezza di corpo e di cuore
  • l’Umiltà».

 

«Busso alla tua porta, Signore mio, Sposo Amato, per chiederti la forza di vincere la mia suscettibilità e lo spirito vendicativo che tenta di avere ragione in me. Che fatica ad accettare le umiliazioni. Come potrò imparare da te l’umiltà? Guardandoti».

 

«Signore, quanto è facile farsi delle illusioni su se stesse. Illuminami sul valore della mia vita ai tuoi occhi. Tu solo vedi giusto in me…Liberami dall’importanza che io do, mio malgrado, a ciò che faccio, a ciò che combino di tangibile. Io rischierei di prendere abbagli, mentre nulla ha valore per Te, al di fuori della carità. Che la mia sola occupazione e “preoccupazione” sia di amare. Di amare Te, in Te stesso e in tutte le tue incarnazioni che mi circondano. Amare Te al di sopra di ogni cosa, al di sopra di me stessa».

 

«Sento su di me la tua mano. Anche nel buio della notte e del peccato mi vedi, mi chiami, mi inviti a parlarti, a raccontarti le mie vicende, liete e tristi. Mi consoli, mi perdoni, mi capisci, mi incoraggi.
Fortifica la mia volontà. La mia volontà è debole. Insegnami a fare la tua volontà. Gesù che hai amato la volontà del Padre quando ti chiedeva il sacrificio della vita, per me, per farmi entrare nella tua casa sempre, insegna anche a me a donarmi generosamente, a dirti il mio sì anche se non capisco, anche se il mio cuore piange. Insegnami ad avere pazienza con me e con gli altri…
Tu hai un momento per consolarmi. Se ora non capisco niente di Te, però ti cerco, ti amo, il mio cuore ha sete e fame di gioie vere e profonde. Il peccato, il mondo, i soldi, il successo, il potere, la moda danno gioie da poco, finiscono, ti lasciano le mani vuote e ti trovi nell’amarezza…
Vinci oggi la morte che si trova nel mio animo: il peccato è morte.
Qual è il mio peccato? Rivelati a me o Dio e perdonami».

 

«Parla per favore al mio cuore – scalda questo mio cuore – Dammi la gioia di stare con Te».

 

«La cosa che mi ha dato gioia è che Tu ti sei degnato di servirti di me per dare un aiuto ad una persona in difficoltà. Signore, abbi pietà di me! Sono un piccolo granellino di sabbia. Tutto ciò che di bello si realizza, con l’azione o collaborazione, è solo merito tuo».

 

«Con tutto il cuore ti cerco. Rispondimi.  Dove? Nella quotidianità. Quando? Nella fatica, dolore, sofferenza. Come? Nella Parola, nei Sacramenti, nelle Persone».

 

«Fa’ che annunci con tutta la mia vita, a tutti, il tuo amore per ogni uomo».

 

«Grazie, Gesù, li ho aiutati ad essere protagonisti ma non competitivi nel gioco».

 

«Grazie, Signore, abbiamo pregato con calma, senza fretta. Tutti hanno partecipato con gioia. Sono tuoi questi bimbi. Tu li ami».

 

«Ti ho incontrato…Ti vedo nei piccoli della Scuola Materna. Se vuoi in… è anche facile, ma nei loro capricci non sempre: a volte è più facile pretendere, impazientirsi, non chiedere a Te il metodo dell’amore».

 

«Gesù, Tu sei l’Amore! Ti ho portato nella Comunione ad un’anziana signora. Tu grande, potente, sapiente, misericordioso, hai voluto servirti di me. Perché Gesù? Abbi pietà di me. Donami un cuore nuovo e pensieri di umiltà».

 

«…Cerco il tuo volto Gesù (perché tu mi cerchi). So sorridere, stupirmi, meravigliarmi, accogliere, lasciarmi accogliere da Te? Credo, ma aumenta la mia fede».

 

«Spirito Santo, ti prego, vieni in aiuto alla mia debolezza. Spesso non so nemmeno io cosa chiederti, ma tu scruti le profondità di Dio in me e sai ciò di cui ha bisogno ogni persona a cui Tu mi hai mandato. “Andate e ammaestrate”».

 

«È forte il tuo MANDATO – Tu sei il POTENTE – Tu sei il mio Dio – Tu sei l’Amore – La tua gloria – La gloria del Padre si è rivelata nella Croce – Ti adoro Dio mio PAPÀ – DESIDERO CHE TU SIA L’UNICO, IL PRIMO, il tutto della mia vita. Scusami, purtroppo non sempre è così. Abbi pietà di me! Gesù, padre dei poveri, abbi pietà di me!».

 

«Signore, prendi pure il poco che sono, la miseria che sono. Ti dono tutto, che non mi tiri mai indietro con la scusa comoda “non sono capace”. Per Te, per il Regno, per l’annuncio, io sappia dare sempre, dare tutto senza paure, senza vergogna, senza temere per il risultato o per la brutta figura! L’importante è dirti sì quando mi chiedi i miei 5 pani e i miei 2 pesci. Anche se gli altri non li apprezzano, anche se mi sembrano inutili».

 

«Gesù solidale con l’ultimo. Lì è il luogo in cui incontrarlo. Io ti cerco, Signore… Apri i miei occhi per vederti. Apri il mio cuore allo stupore».

 

«Gesù aiutami a riconoscerti in loro, a guidarli a Te».

 

«Grazie Gesù per la diversità delle consorelle… Non sempre lo ritengo un dono. Sono tentata di infastidirmi per quella troppo dinamica. E FORSE MI FA DA SPECCHIO».

 

«Ti offro la vita per loro».

 

«Più orazione silenziosa – Eucaristia – Offerta della vita».

 

«Gesù, troppa gente legata a te col Battesimo cammina per strade opposte o parallele. Non sono consapevoli che Tu anche quest’anno vuoi attualizzare per loro il dono della tua vita. Ti prego per loro Gesù, ti offro la mia vita per loro».

 

«In questo periodo prima di Pasqua avrò lo sguardo, il pensiero, la preghiera, l’offerta della vita per coloro che non conoscono Gesù, non lo benedicono».

 

«O Gesù crocifisso,

col tuo capo chino
  insegnami l’obbedienza

Col tuo capo coronato di spine
  insegnami l’umiltà

Col tuo silenzio
  insegnami la pazienza

Con la tua sete
  insegnami la sobrietà

Con le tue braccia aperte
  insegnami l’amore per il prossimo

Con il tuo cuore trafitto
  insegnami l’amore di Dio

Con il tuo corpo nudo
  insegnami la povertà

Con le tue membra sanguinanti
  insegnami la mortificazione

Con i tuoi chiodi
  insegnami la fedeltà al mio Battesimo e ai miei voti».   (22-08-1995)

 

«Tu, Padre, sei tenerezza. Non sono capace di perdonare, ma anche un bambino, se preme un bottone, può sollevare il peso di un quintale. Il bottone è chiedere l’aiuto dello Spirito, della grazia, appoggiandosi al fatto di essere FIGLI. Se mi apro, sono umile, prego, Gesù continua a perdonare in me! Sono forte in Lui che è la mia FORZA».

 

«Avvolta dall’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, sono unita giorno e notte a Te Trinità, più di quanto la mia anima lo sia al mio corpo. Sono in Te, Dio, più del mio sangue nelle mie vene. Mi porti nel tuo seno, come la donna la creatura che ha concepito. Dio, tu sei la mia vita, il mio nutrimento… Sei Tu che mi fai vivere e mi nutri molto meglio di quanto una madre nutra il suo bambino».

 

«Il nostro Carisma ci fa contemplare la SS. Trinità china sull’uomo per realizzare il suo progetto d’amore, di novità, di vita. Suggerisco un impegno: ogni volta che tracciamo sul nostro corpo il SEGNO della Croce (spero almeno una volta al giorno) ricordiamo:

  1. Oggi agisco nel Nome del Padre (al posto del Padre) creatore, che ha tanto amato il mondo da donare ciò che aveva di più caro, il suo Figlio Gesù, perché noi potessimo abitare in eterno la sua casa, partecipando alla stessa vita.
  2. Oggi agisco nel Nome del Figlio (al posto di Gesù) che ha detto: Sono io che accetto di morire per te, per ogni uomo, qualunque uomo tu sia, perché sei importante e prezioso per me, io ti amo e per te dono la mia vita.
  3. Oggi agisco in nome dello Spirito Santo (al posto dello Spirito di amore) lasciando che la sua benevolenza, il suo perdono, la sua gioia si esprimano attraverso ciò che penso, ciò che dico, ciò che faccio.

Che impegno ardito! Riuscirò ad agire al posto del Padre, al posto del Figlio, al posto dello Spirito Santo…ma è soprattutto un grande dono».