Filles de la croix

Fondatore delle Figlie della Croce (1752-1834)  -  Canonizzato nel 1933.

 

Fanciullezza di Andrea Uberto

Andrea Uberto è il nono di una famiglia di 10 figli. Cresce nell’amore dei suoi genitori, dei suoi fratelli e delle sue sorelle. Bambino spensierato, allegro, esuberante, preferisce il gioco al lavoro.

Alunno interno del collegio di Chatellerault, è benvoluto da tutti i suoi compagni per la sua gioiosa vitalità e franchezza.    

Jeune André au travail

Prima maestra di Andrea Uberto, la sua mamma si stupisce dell’esuberanza del suo bambino, ma conosce anche il suo cuore e la sua profonda indole di tenerezza.

“Un giorno, mio caro Andrea, diventerai sacerdote. Salirai all’altare e pregherai per tua madre”.

Sua madre ha seminato e poi ha lasciato tutto lo spazio a Dio

Dio non sembra aver fretta, non più di Andrea Uberto che scrive, sulla prima pagina di uno dei suoi  libri: “Questo libro appartiene ad Andrea Uberto, bravo ragazzo che non sarà mai né frate né prete”. Dio lavora con il tempo.

 

 Andrea Uberto ama davvero molto la vita.

Dopo i suoi studi classici, studia il Diritto durante un anno.  Scrive così male che non può aspirare alla magistratura.

Senza chiedere consiglio a nessuno, si immatricola nell’esercito. Un giorno, in divisa militare, si presenta in casa di suo zio, parroco di St Pierre de Maillé.

L’accoglienza è secca: “La tua visita sbaglia indirizzo… Io non ho nipoti nello stato militare…”

Église de Haims

Dove andare? Una porta è sempre aperta per lui: quella del cuore di sua madre. La Signora Fournet  orienta suo figlio verso un suo zio, parroco a Haims, nella Vienne.

Questo zio è silenzioso, austero, meditativo. Haims è una squallida e triste campagna. In questa natura solitaria, Andrea Uberto riflette, prega.

 A 22 anni decide di ritornare in seminario e diventare prete. Prima vicario, Andrea Uberto viene in seguito nominato parroco a St Pierre de Maillé. È un bravo sacerdote, ma gli piace accogliere, con un certo lusso, i suoi confratelli e amici. Un giorno, il signor Parroco sta aspettando gente. La sua tavola è riccamente imbandita. La porta della sala da pranzo al primo piano del presbiterio è aperta per l’accoglienza. Nella scala, un rumore di passi… 

Escalier du presbytère de St-Pierre de Maillé

Andrea Uberto si dirige gioiosamente all’incontro del suo ospite… Sorpresa! È un mendico che chiede l’elemosina… Il parroco è confuso: “Non ho soldi…”

“Come? Niente denaro?”, replica il povero. “La vostra tavola è coperta di argento…!” La parola del mendicante, per Andrea Uberto, è parola di Gesù Cristo.

Piange a lungo, prostrato sul pavimento della chiesa. Attraverso la parola del povero, Gesù Cristo è entrato nel suo cuore.

Ardente e generoso, Andrea Uberto ha avuto il coraggio della conversione.

  

Anno 1789… Scoppia la Rivoluzione in Francia…

Viene imposto ai preti Il giuramento costituzionale. Andrea Uberto rifiuta di prestare giuramento alla costituzione civile del clero. Diventa così prete errante, senza parrocchia, senza chiesa, senza dimora. Deve nascondersi. La sua vita è in pericolo.

Fidandosi della Provvidenza, decide di partire… e prende la strada dell’esilio verso la Spagna.

Dessin de Los Arcos

La Spagna accoglie il prete francese, il fuggiasco.

Dal 1792 al 1797, Andrea Uberto si rifugia a Los Arcos, piccola città della Navarra. Ma… i suoi parrocchiani di St Pierre de Maillé abbandonati gli mancano. Sente la loro voce… Allora, decide di ritornare, da solo, in Francia.

In Francia, non c’è la pace sperata. I preti refrattari si trovano nuovamente in pericolo. I tempi sono difficili. È ancora l’ ora delle catacombe! Ma il nostro pastore è coraggioso. Andrea Uberto celebra l’Eucaristia clandestinamente, ora in un luogo, ora in un altro, per prudenza.

 

Incontro con Elisabetta Bichier des Ages

Una notte, in un povero fienile, mal illuminato, entra una giovane signorina. È Elisabetta Bichier des Ages, castellana delle vicinanze. In questa assemblea di contadini, di mezzadri, sorprende. Ci si scosta, per lasciarla passare.

Il sacerdote interviene duramente: “Lei crede, Signorina, che io debba lasciare, per ascoltare lei, queste madri di famiglia, questi poveri contadini venuti da molte leghe?”…

Ferme des Marsyllis

Umilmente, la giovane risponde: “No, Padre… Aspetterò. Basterà che accettiate di ascoltarmi… dopo di loro”. Ed ella attese per lunghe ore…

In questo fienile, chiamato dei Marsyllis, Elisabetta trova il consigliere spirituale che la sua preghiera chiedeva a Dio.

Andrea Uberto vede in Elisabetta un’anima di una bellezza poco comune. Il loro primo incontro fu decisivo. È all’origine della Congregazione delle Figlie della Croce di cui Andrea Uberto e Elisabetta sono i Fondatori.

 

Il Buon Padre

 In Francia, arrivano giorni migliori. Nel 1801, Andrea Uberto ritorna a Maillé e nel 1802 entra nuovamente nel suo presbiterio.Le Bon Père - André-Hubert Fournet

La sua parrocchia è una famiglia. In tutte le famiglie lo chiamano il “Buon Padre”. I suoi parrocchiani… li conosce tutti. Li ama e ne è amato. Andrea Uberto: un costruttore, un convocatore.

All’indomani della Rivoluzione, vuole far istruire i bambini e curare gli ammalati. Affida questa missione a Elisabetta, la giovane castellana che ha incontrato nel fienile dei Marsyllis. Con Elisabetta nasce una piccola comunità; Andrea Uberto diventa il formatore spirituale e apostolico di questa nuova famiglia che prenderà il nome di Figlie della Croce.

Dopo 40 anni di ministero parrocchiale, il Buon Padre lascia Maillé per dedicarsi alla Congregazione Figlie della Croce che ormai abita in un vecchio convento di Fontevriste a La Puye.

Fino alla sua vecchiaia, il Buon Padre ha conservato un aspetto di semplicità e di umiltà.

Al Sole dell’Amore di Dio, la trasfigurazione del suo essere continua.

Il 13 maggio 1834, Andrea Uberto apre gli occhi al Sole senza tramonto.