Filles de la croix

“Guardare a Te per credere alla vita…”.

Canto : Il Disegno (A. Marani) youtube

 

Introduzione

Questo mese la ricorrenza del 6, che ricorda il martirio di suor Maria Laura, coincide con la data che da anni prevede la celebrazione della Veglia per la vita, in vista della "Giornata nazionale per la vita", in programma domani.

Collegare i due eventi non è stato difficile… tutti ricordiamo che suor Maria Laura, quella sera, uscì proprio per venire incontro alle necessità di una giovane madre in attesa di un bambino. Le parole di suor Maria Laura trasudano di rispetto per la vita, in ogni stadio e ad ogni condizione. Proviamo questa sera a rileggere quanto da lei scritto unendo il suo messaggio a quello preparato dai Vescovi per la giornata di domani.

dal Messaggio dei Vescovi per la 43° Giornata Nazionale per la Vita:

Il binomio “libertà e vita” è inscindibile. Costituisce un’alleanza feconda e lieta, che Dio ha impresso nell’animo umano per consentirgli di essere davvero felice. Senza il dono della libertà l’umanità non sarebbe se stessa, né potrebbe dirsi autenticamente legata a Colui che l’ha creata; senza il dono della vita non avremmo la possibilità di lasciare una traccia di bellezza in questo mondo, di cambiare l’esistente, di migliorare la situazione in cui si nasce e cresce. L’asse che unisce la libertà e la vita è la responsabilità. Essa è la misura, anzi il laboratorio che fonde insieme le virtù della giustizia e della prudenza, della fortezza e della temperanza. La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità. Responsabilità significa andare oltre la propria libertà per accogliere nel proprio orizzonte la vita di altre persone. Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro; rimangono, comunque, incapaci di esprimersi pienamente.

Dagli scritti su suor Maria Laura:

Il suo era l’atteggiamento semplice e gioioso di chi non pretende di fare cose grandi, ma vuole dare pienezza di amore ad ogni gesto piccolo e nascosto. “Tutto ciò che compio nella giornata, per insignificante e monotono che sia porta il sigillo di questo amore che solo dà vitalità a ciò che compio”. Una consorella, in visita canonica alla comunità di Chiavenna, dirà di lei dopo la sua morte: “Solo accogliendo con fede e amore l’ordinario di ogni giorno, si può arrivare ad accogliere lo straordinario, l’eroico”. Il suo donarsi era semplice coerenza con il suo contemplare. E tutto questo nel silenzio della semplicità, della ferialità. “Con lo sguardo fisso su Gesù, Verbo Incarnato, viviamo la quotidianità fatta di povertà, piccolezza, fragilità. Contempliamo Gesù negli altri. Entrare nella fiducia che in ogni cosa Dio ci precede”. È questa quotidianità il luogo della sua missione:

Tutta la vita e la missione di Maria Laura si “riduceva” a questo “incontro”. Ecco quanto suggeriva alla sua Comunità: “Impegniamoci a vivere l’accoglienza tra noi, con chi bussa, con chi telefona, con chi disturba perché è quel Gesù che diciamo di amare. Lasciamoci disturbare perché è Lui che ci vuole visitare, convertire, amare”.

Per leggere la meditazione completa  - pdf



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Santo Rosario e catechesi in memoria di Suor Maria Laura

Preghira del Rosario - Misteri Gioiosi - pdf

Ave Maria - Verbum Panis - Youtube 

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Rosario e mediazione dal vivo

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