Filles de la croix Côte d'Ivoire

A Niellé, ritorno di Suor Janine chiamata «Shientchon»
Jan 15, 2019

 A Niellé, ritorno di Suor Janine chiamata «Shientchon»

In occasione di un incontro in città, Suor Fatou Xavière mi chiese se fossi stata libera nel mese di dicembre. Alcune settimane dopo, ricevemmo un invito per festeggiare i suoi 25 anni di vita religiosa a Niellé.

Niellé evoca per me il primo contatto con la Costa d’Avorio profonda, il 16 settembre 1973. Quel giorno arrivammo a Niellé con Suor Mathilde Saint Jean, Assistente Generale e Suor Jeanne Aldalurra e Jeanne Marisco.

È la stessa emozione che mi ha preso il 23 dicembre vedendo le persone che venivano a salutarmi chiamandomi per nome. Io riconoscevo alcuni e scoprivo altri che erano divenuti adulti e ancora altri che ora avevano i capelli bianchi e delle rughe come me. Ciò che mi ha incantato è che tutti avevano un buon ricordo. Forse il tempo cancella ciò che ci può essere stato di non troppo buono. Abbiamo preso il tempo per posare per le foto, uscendo dalla messa. Ecco, ero ormai nelle loro mani.

Brehima con cui avevo lavorato per 25 anni al dispensario ha chiamato l’infermiere per farmi fare una visita al dispensario. Il personale era sorpreso di vedermi in carne ed ossa. Mi vedono tutti i giorni in foto nella sala d’attesa. Infatti, venti anni fa il prefetto di Ferké aveva mandato un fotografo per scattare “una fotografia” e questa foto è sempre rimasta nella sala d’attesa del dispensario, anche se ora i colori sono molto sbiaditi.

La cerimonia che ci aveva condotto a Niellé era molto bella; Suor Fatou aveva scelto di festeggiare i 25 anni di vita religiosa a Niellé, villaggio vicino al suo villaggio natale. Fatou proviene da una famiglia mussulmana e tutta la sua famiglia era là. I giovani di Niellé saranno sicuramente sensibili a questa testimonianza di vita consacrata a Dio.

La gente dà a Molti missionari dei nomi significativi. Quando l’età della pensione è arrivata per me, a 55 a quel tempo, le autorità hanno voluto ringraziarmi donandomi la medaglia al merito. Ci sono stati dei bei discorsi, alcuni pieni di gentilezza: «è il suo ardore nel lavoro che vogliamo onorare oggi!»

Con molta serietà, la gente mi ha dato un Cognome e un Nome: Suor Ouattara Shientchon detta Suor Janine. Ho voluto sapere il significato del mio nome: "quella che ci ha accolto con un buon cuore".