Filles de la croix Congrégation

Installazione a La Puye
May 31, 2020

Una festa di Famiglia nella semplicità e insieme!

 La crisi sanitaria permette ormai una certa attenuazione delle misure restrittive: rispettando alcune norme, possiamo riunirci. Tutte le Suore si danno da fare a La Puye per fare memoria del bicentenario del nostro arrivo qui. Oggi come ieri, nella semplicità e insieme!

Le cantine a volta del XII secolo dell'ex monastero fontevrista sono la testimonianza di quel 25 maggio 1820, quando tutta la Congregazione delle Figlie della Croce, all'epoca 60 suore con novizie e postulanti, spostandosi da Saint Pierre de Maillé, vengono a stabilirsi qui.

In queste cantine recentemente restaurate vogliamo celebrare l'Eucaristia che unirà nell' azione di grazie le 7465 suore che sono iscritte nel registro a partire da 200 anni fa.

La mattina di sabato 23 maggio, ritrovo della comunità del Polo Spirituale e della comunità del Consiglio Generale. Spazzare e lavare il pavimento, portare il tavolo dell'altare, la tovaglia, il leggio, il lezionario, 19 sedie poste secondo il regolamento del Covid 19. Nel pomeriggio, preparazione delle decorazioni da parte di alcune suore delle 3 comunità di La Puye.

Domenica 24 maggio alle ore 11 la Messa celebrata da Monsignor Pascal Wintzer, arcivescovo di Poitiers, dà alla festa tutta la sua dimensione ecclesiale e i canti in portoghese, spagnolo, francese accompagnati dalla chitarra, dal tam tam e dalle maracas completano questa dimensione universale.

Una grande icona della Trinità, la Croce portata dal Buon Padre al momento dello spostamento a La Puye, la statua della Vergine che apparteneva a Giovanna Elisabetta e che è arrivata con lei a La Puye, la foto di suor Maria Laura, il libro con la foto di ogni suora della congregazione, consegnato a suor Susana al momento della sua nomina,  il libro di vita della Famiglia laici-suore, il logo dell’ Alleanza, 2 remi che ci ricordano « Prendi il largo » … un bellissimo bouquet che rappresenta ieri, oggi e un domani da creare al soffio dello stesso Spirito come ci ha invitato Monsignore nella sua bella omelia!

 "Sono felice di essere qui in questo luogo che è molto bello, un luogo preesistente nella vita della comunità.

Mi sembra di vedere in questo luogo come una sorta di immagine di ciò che è la vostra vita comunitaria e di ciò che è la vita di ognuno di noi. Infatti, fondare qualcosa, creare qualcosa, non si fa mai senza qualcosa di preesistente.  

Certo possiamo creare, possiamo innovare, perché c'è qualcosa prima. Questa è la sorte di ogni vita comunitaria. Anche voi, oggi, state costruendo su questa storia della vostra comunità ed è perché ci sono queste fondamenta che potete di nuovo creare, innovare, rispondere a ogni altra chiamata.

Quindi comprendiamo bene che la creazione, la novità è radicata in questi pilastri. Queste belle colonne sono come immagini, ma per voi è l'attaccamento alla persona di Cristo, è la preghiera, il dono di sé, lo Spirito Santo. Sono felice di celebrare, di festeggiare, di dirvi la mia gioia durante questo anno giubilare. Purtroppo, le condizioni della pandemia impediscono a molti di spostarsi per riunirsi e vivere insieme questo evento. Buon giubileo con la mia preghiera e coraggio! (Stralcio dell'omelia di Monsignor Pascal Wintzer, vescovo di Poitiers)

 «Andate in tutto il mondo e fate discepoli tutti i popoli. Alleluia, Amen» cantato in canone improvvisato faceva scoppiare i nostri cuori e rendeva presenti nella cantina, riempiendola, tutti i popoli e tutte le culture dove è arrivato il Vangelo annunciato con i colori del carisma, testimoniando la fecondità di questa Casa Madre!

 

 

Freschezza di un mattino di primavera, 25 maggio,

sole splendente del tempo di Pasqua, brezza leggera di Pentecoste attesa,

vogliamo percorrere a piedi il cammino da Rochefort (St. Pierre de Maillé) a La Puye come le nostre prime suore perché ci sentiamo anche noi chiamate a spostarci.

Sono invitate le comunità più vicine a La Puye : Poitiers, Sèvres Anxaumont, Béthines, Saint Pierre de Maillé. E tutte partecipano, certo l’organizzazione è del tutto diversa da quella del 1820, quando la più anziana del gruppo aveva l’età della più giovane di oggi… ma, quando il desiderio di comunione ci brucia, i piedi, il bastone o le macchine ci portano!

Un gruppo di suore è partito presto, alle 7,30, da Saint Phèle verso La Puye, un altro gruppo alle 9,15 da La Puye e tutte si ritrovano a Fontdouce, dove gli abitanti di St Pierre de Maillé e i parrocchiani di La Puye si sono incontrati 200 anni fa. Anche un altro gruppo di suore più anziane, alle 10, è venuto là in macchina. Immensa gioia di rivedersi dopo 12 settimane di confinamento, immensa gioia di famiglia che onora le sue radici, che celebra il suo presente e ritrova la fiducia nel futuro.

 In questo luogo abbiamo accolto il messaggio di Andrea Uberto, indirizzato alle sorelle in una delle sue lettere: «Avete lasciato tutto per cercare Dio; lasciate voi stesse senza riserve. Oh! che gloria per voi essere dove siete, per Gesù, con Gesù! Siatevi dunque come Gesù vi è.… voi che continuate la missione del Signore per i suoi figli, ah! raddoppiate i vostri sforzi per far loro conoscere, amare e servire Colui che vi pone in mezzo a loro...».

Chiamata e missione ancora oggi per noi Figlie della Croce in tutto il mondo. Sfida di spostamenti interiori da vivere; sfida di audacia per nuove risposte, slancio per continuare il cammino fino a La Puye e fino là dove i poveri reclamano una ragione per sperare!

 Al nostro arrivo, il cielo blu sopra il cortile del chiostro, quasi a riflettere lo sguardo profondo e forse commosso dei fondatori, illuminava il ricordo di tante generazioni qui riunite e presenti in ciascuna di noi. La sensazione di essere a casa, di essere con tutte le persone, di essere storia, di essere promessa.

 

 Alla sala St Ignace, un pasto pique-nique condividendo ciò che ciascuna aveva portato.

  

Festa semplice, grande festa del cuore

gratitudine per le sorelle di un tempo,

ringraziamento a Dio che ci guida e ci spinge al largo!

 

 

Alcune testimonianze delle suore

Sr Jeanine - «Beh, pensavo che ci fossero uno o due laici come ce ne furono 200 anni fa... Ma è comunque una bella giornata di commemorazione e senza dubbio di un nuovo inizio in un modo diverso, ovviamente, visti i due secoli e dato anche il contesto del Covid 19».

 Sr  Annick - «Non me l'aspettavo. ... finalmente è lo stesso giorno del 25 maggio 1820. Sono stata molto felice. Questo mi ha scaldato il cuore... per rivivere tra noi quello che le sorelle hanno vissuto... » 

Sr Anne Catherine - «Questo cammino mi ha dato molta gioia... leggendo il testo come tutto questo era avvenuto, ho sentito davvero Andrea Uberto e Giovanna Elisabetta vivi con noi. Erano lì. E molta fiducia per l'avvenire, per quello che stiamo costruendo oggi, perché ho sentito che continuiamo a camminare sulle orme di Andrea Uberto e Giovanna Elisabetta. È una grande speranza».  

Sr Anne Marie - «È un’opportunità e una gioia vivere questa giornata e inoltre pensiamo a tutte le suore della congregazione, mi piace pregare per tutte le suore dalla più giovane alla più anziana, così non dimentico nessuno… Vivere questa giornata è ricordarci di tutto ciò che le nostre suore hanno vissuto nella loro vita e dei passaggi fatti in congregazione».                           

Sr Lucienne - «Continuiamo a vivere con i nostri piccoli mezzi, così come siamo, con fiducia, perché il Signore ci accompagna. Ha sempre accompagnato la congregazione, ci accompagnerà ancora».

Sr Jeanne -  «Il primo pensiero che mi ritorna è la frase: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi». Allora mi sono detta: poiché durante 200 anni il Signore è stato con noi, non ha abbandonato le nostre suore, i nostri fondatori, continuerà a farlo. In che modo avverrà?  Questo non lo so, non so il cammino che dovremo fare. Comunque io credo a questo».

Sr Annie - «MI sono messa in cammino a partire da St Phèle con tutte le prime suore… Poi mi hanno raggiunto, man mano andavo avanti, tutti i volti delle sorelle con cui ho vissuto da quando sono Figlia della Croce, tutte con la loro storia. Poi tutti i laici, i sacerdoti con cui abbiamo condiviso qualcosa del Carisma, tutti i giovani volti... mi è piaciuto molto camminare con loro. Non mi sono nemmeno resa conto che avevamo camminato per 8 km. Sono pronta ad andare oltre in questo cammino che abbiamo iniziato e nella certezza che anche domani il Signore ci condurrà. Lui ci sarà».

Sr Marie Louise - «Ritrovare le radici della congregazione, ritrovare un po' della vita delle nostre sorelle del passato, sì, ritrovare il cammino …». 

Sr Laurette - «È un tempo di grande gioia, faccio parte di questa congregazione… Se camminiamo fin dagli inizi con coraggio, avanziamo attraverso le prove, con le urgenze, e questo ci obbliga a cambiare strada, ad arricchirci, a partire verso il mondo, a cambiare, ad aprirci a opere diverse. Tutti questi spostamenti ci fanno crescere sia personalmente che come congregazione. E oggi, questa pandemia, è forse una circostanza favorevole per noi e per il mondo intero che ci aiuta a rivedere i nostri valori, rivedere l’importanza delle cose e forse comportarci diversamente. È una grande gioia partecipare a questa giornata».

  Sr Jeanne Glémet - «Molte suore verranno, verranno nella congregazione molte vocazioni… io non cammino da sola ma insieme ad altre».