Filles de la croix Italie

La Postulante Milena Gileno in Costa d’Avorio
Mar 11, 2020

Dal 21 gennaio 2020 al 3 febbraio 2020 sono stata in Costa d’Avorio per conoscere meglio il carisma delle Figlie della Croce vivendo, anche in altre comunità, con le suore e i piccoli ed i poveri, nella missione dove sono state inviate. È stato bello vivere insieme condividendo in semplicità tutto come dono: gli incontri e le diverse esperienze insieme. A volte ho potuto collaborare, a volte ho semplicemente osservato, ascoltato, dialogato e pregato insieme. Sempre comunque ho accolto tutto nel cuore, cercando di far tesoro di ogni istante.

Ho ricevuto una calda accoglienza ad Abidjan, a Boniérédougou e a Khorogo. Le sorelle sono state premurosissime in ogni gesto: chi mi è venuta a prendere, chi ad accompagnare: fiori, biglietti, acqua, cibo gustoso, sorrisi; mi sono sentita a casa in ognuna delle 3 comunità.

Prima tappa è stata la comunità di Boniéré. Tra le altre cose, mi hanno offerto l’immagine di Gesù Misericordioso, che ho gradito in modo particolare, perché importante nella mia scelta vocazionale… Ho contemplato la natura, frutti e fiori belli e buoni. La mattina sveglia presto con il canto del muezzin e quello del gallo… con fatica, ma con gioia per andare insieme all’Eucaristia ad attingere l’energia per iniziare la giornata, con la gratitudine e con l’entusiasmo che mi è stato “contagiato”. Insieme a Suor Marie, Clémentine e Adéle, ho visitato la scuola, con classi numerose e povere di mezzi, dove ci sono alcuni bambini adottati a distanza. Ho visitato anche il distretto sanitario dove c’erano 2 mamme con neonati e ho gioito per il dono della vita. A causa del furto di galline e uova subíto dalle suore, ho conosciuto anche il grande pollaio, costruito dalle suore per dare futuro a tanti giovani in difficoltà. Ho osservato come le suore lavorano nell’orto, come curano galline ed anatre… e come accolgono varie persone che vengono alla comunità. Chi cerca un po’ di ascolto e di fraternità, chi un po’ di aiuto perché manca il latte per il neonato, chi chiede vestiti, ecc… Le suore disponibili e attive in tutto. Sono state diverse le attività: catechismo con tanti bambini e ragazzi… e poi altri incontri al villaggio, andando a casa di alcuni poveri… Tutti laboriosissimi, anche i ragazzi che attingono l’acqua al pozzo, le donne con cesti pesanti sul capo, bambini che giocano coi fratellini. La domenica S. Messa con tanti canti e gesti d’offerta, tutti al servizio di tutti… portando il Vangelo con la vita, con amore. Ho incontrato tante persone: sempre strette di mano e scambio di sorrisi e di qualche parola tutti insieme…

Dopo alcuni giorni, partenza per Korhogo e ancora viaggio su strade dissestate, quasi impraticabili, a volte asfaltate, a volte in terra battuta, e sempre, ai bordi, venditori di banane, di animali selvatici cacciati, di stoffe tessute a mano, coloratissime. La comunità Sainte Elisabeth, in mezzo a tanti bambini vivaci e gioiosi, è al centro di una scuola, chiesta circa 60 anni fa dal Vescovo, per educare le bambine che non venivano accolte dalle scuole locali. La sera siamo andate ad una festa della parrocchia, ho conosciuto anche le suore della comunità di Sant'Andrea Uberto, casa Regionale, ed anche altre religiose della zona... Con le suore Janine, Emmanuelle, Giovanna e Denise, ho visitato il centro don Orione Antenne de Korhogo e ho ricevuto sorrisi, saluti, incontri e spiegazioni sulla missione con i ragazzi e bambini disabili, accolti con le loro famiglie. Il centro è il luogo di una missione di cura ed attenzione alle persone ed ai malati per poterli mettere in piedi e farli rinascere a vita nuova, come ho visto ed ascoltato dalle testimonianze. Le persone guarite sono i frutti dell'albero di vita fatto di foglie colorate, cui ognuno dà il suo contributo, insieme, doni dell'Amore accolto e donato. Ho conosciuto, ad esempio, una ragazza che aveva problemi uditivi e adesso lavora al centro, un ragazzo con arti amputati che ha ricevuto ausili ed assistenza e tante altre belle storie di vita nuova, di ritrovata gioia, veri incontri che cambiano la vita, nella compassione e nel servizio, chinandosi con amore e raccogliendo frutti di comunione. Ho conosciuto la storia di Alfonse, segretario in questa struttura, strumento della Misericordia, disponibile alle suore e ad ogni piccolo e povero. Appartiene al gruppo Amici Figlie della Croce, vive appieno il carisma aiutando e vivendo insieme a bambini malati, accolti nella sua famiglia, oltre ai suoi 3 figli: un esempio di dono totale della vita, nella gioia e senza stancarsi, con amore.

Anche a Korhogo ogni giorno Eucaristia insieme ed incontri... Merci Dieu... Ma sœur... tutto all'insegna dell'accoglienza e della gratitudine verso il Signore e verso le sorelle. Poi ho visitato il Centro Giubileo per malati mentali, inaugurato nel 2000, anno del martirio di suor Maria Laura, uno dei padiglioni è dedicato a lei. Al Centro Giubileo si è scelto di accogliere persone malate con le famiglie, quindi meno malati ma più attenzione alle singole persone, aiutate a reinserirsi nella società ed in famiglia, offrendo loro un lavoro nella fattoria gestita dalle suore. Anche qui dalla Croce nasce la vita. Nel punto centrale del Centro c'è una bella cappella ed intorno diversi padiglioni dove vi sono alcuni malati residenti ed altri, la maggior parte, ambulatoriali. Chi può, lavora nella fattoria dove si allevano polli, maiali, si producono uova, frutta e verdura... Un giorno ho visitato la città di Korhogo ed i mercatini artigianali: ho incontrato alcuni artisti, in particolare uno scultore musulmano, amico delle suore, che fa bellissime statue della Madonna e della Sacra Famiglia: multiculturalità ed interculturalità vissute, scambiandosi qualcosa di sé, nell'amicizia, nella diversità, nell'incontrarsi e camminare insieme.

Infine ad Abidjan. Anche qui calda accoglienza, dopo un lungo viaggio in 2 in autobus... Provvidenzialmente accompagnate e accolte nella comunità allargata: suor Maria, suor Helene, suor Marthe, suor Gracie, suor Françoise, suor Charlotte, suor Tahiry, suor Emmanuelle…. tanta gioia di conoscersi e di trovarsi insieme, chiamate alla Sua Luce. Ed ecco domenica, Festa della Presentazione di Gesù al tempio e giornata della Vita Consacrata... "Prendo sul serio l'impegno del mio Battesimo" ci ha ricordato suor Tahiry nella sua testimonianza dopo l'omelia. Le Figlie della Croce sono ad Abidjan solo da 5 anni, ma già si sperimenta tanto entusiasmo nell'immergerci insieme nell’Amore del Signore che si dona e ci rende religiosi-dono per i fratelli e per Sua Gloria, centro della nostra vita. Abbiamo pranzato insieme a tanti fratelli e sorelle consacrati per fare festa... continuata a casa in un pomeriggio di dialogo e condivisione di episodi di vita. Infine l'ultimo giorno un po' di riposo prima di ripartire, dopo questa prima bellissima esperienza africana-ivoriana. Ho ricevuto tanto da tutte le persone incontrate lungo il cammino, ringrazio tutti nella preghiera, e spero di portare la luce, la gioia, il calore ricevuti e condividere questi tesori perché possa anch'io essere chicco di grano che seminato porta frutto.

Milena