Filles de la croix Italie

Suor Maria Laura e i ragazzi del Grest 2019
Sep 11, 2019

Presentazione su Maria Laura"Nella vita fare qualcosa di bello per gli altri". Queste le parole che hanno guidato Suor Maria Laura, Figlia della Croce, fin dalla sua adolescenza, nella sua vita a servizio degli altri. Parole che hanno accompagnato e fatto da sfondo all'esperienza che abbiamo vissuto nei mesi di giugno e inizio luglio, accompagnando i gruppi del Grest che hanno deciso di venire a Chiavenna, per conoscere la "Bella Storia" di una persona che agli occhi di molti può essere definita santa. Il pacchetto "Gita in Valchiavenna" proposto agli oratori delle diocesi lombarde, ha attirato numerosi gruppi, all'incirca una ventina, provenienti non solo dalla Diocesi di Como, ma anche da quelle limitrofe, per un totale di oltre 1000 tra bambini, ragazzi ed accompagnatori. Una proposta vincente e un'occasione speciale, che ci ha permesso in primo luogo di avvicinarci alla figura di Suor Maria Laura, conoscendone gli aspetti più umili, che spesso rischiano di restare in secondo piano rispetto alla vicenda del suo martirio; in un secondo tempo invece, ci ha permesso di esserne testimoni, mettendo in pratica quello che lei desiderava per ogni giovane, ossia che ciascuno facesse qualcosa di bello nella propria vita e lo facesse per gli altri.

"Nella vita fare qualcosa di bello per gli altri". Queste le parole che hanno guidato Suor Maria Laura, Figlia della Croce, fin dalla sua adolescenza, nella sua vita a servizio degli altri. Parole che hanno accompagnato e fatto da sfondo all'esperienza che abbiamo vissuto nei mesi di giugno e inizio luglio, accompagnando i gruppi del Grest che hanno deciso di venire a Chiavenna, per conoscere la "Bella Storia" di una persona che agli occhi di molti può essere definita santa. Il pacchetto "Gita in Valchiavenna" proposto agli oratori delle diocesi lombarde, ha attirato numerosi gruppi, all'incirca una ventina, provenienti non solo dalla Diocesi di Como, ma anche da quelle limitrofe, per un totale di oltre 1000 tra bambini, ragazzi ed accompagnatori. Una proposta vincente e un'occasione speciale, che ci ha permesso in primo luogo di avvicinarci alla figura di Suor Maria Laura, conoscendone gli aspetti più umili, che spesso rischiano di restare in secondo piano rispetto alla vicenda del suo martirio; in un secondo tempo invece, ci ha permesso di esserne testimoni, mettendo in pratica quello che lei desiderava per ogni giovane, ossia che ciascuno facesse qualcosa di bello nella propria vita e lo facesse per gli altri.

Le giornate si sono strutturate con un primo momento di introduzione presso il cineteatro Victoria; poi le comitive venivano suddivise in tre gruppi, secondo le differenti fasce d'età, per visitare alcuni dei luoghi più significativi: la stanza di Suor Maria Laura, la Chiesa di San Lorenzo e il luogo del martirio.
Presso la stanza, situata nella Casa delle Figlie della Croce, oggi sede della Comunità Montana, alcune consorelle ci hanno guidato nel conoscere la vita di Suor Maria Laura, in particolare l'amore che lei nutriva per i suoi preferiti, i piccoli, i giovani e i poveri, ai quali si dedicava in maniera molto silenziosa ed umile, con la certezza che negli altri poteva incontrare il suo Gesù.
In S. Lorenzo invece, oltre a visitare la sua tomba e a conoscere il significato della sua presenza in quel luogo, richiamando il processo che speriamo ce la restituirà "santa tra i santi", i gruppi sono stati I giovani ai monumenti di Maria Laura avvicinati alle origini della sua storia spirituale e di come questa si sia tradotta nel diventare una suora Figlia della croce.
Infine in via Poiatengo i gruppi hanno potuto conoscere la storia dei suoi ultimi minuti, il suo martirio avvenuto con l'uccisione e la luce che ne è emersa con il suo perdono. Una storia che agli occhi di qualsiasi persona può risultare brutta, triste, assurda, ma che agli occhi di ogni cristiano appare come una bella storia, perché pregna di amore, quell'amore che resiste al male, che resiste alla morte, l'amore che perdona nel momento più tragico, proprio come Gesù sulla croce.

Per aggiungere anche la bellezza della natura a questa proposta, i gruppi hanno potuto riempirsi gli occhi con le meraviglie della nostra valle, in particolar modo passeggiando fino alle cascate dell'Acquafraggia, con una sosta all'agriturismo dell'Aquafracta, per un momento di fattoria didattica.

Accompagnare questi gruppi è stato per noi un dono, perché ci ha permesso di approfondire la storia di questa piccola grande donna e di raccontarla a chi da lontano ha scelto di venire proprio a Chiavenna. Sapere che la sua storia non rimane chiusa tra le montagne della nostra valle ci riempie di gioia, perché un tesoro come questo non può essere custodito gelosamente, anzi andrebbe condiviso generosamente, così che la vita di chi ascolta, possa essere trasformata dall'amore che ne emerge. Ogni giorno ci siamo portati a casa gli occhi stupiti di bambini e ragazzi, che silenziosamente, ci hanno dedicato attenzione e ascolto, mentre raccontavamo loro i dettagli di questa storia. Una storia che ha suscitato molte domande e desiderio di volere approfondire, capire, conoscere. Una storia che lascia tracce d'amore nel cuore di chi l'ascolta e che invita ad amare pienamente nella vita di tutti i giorni, concretizzando quell'amore che suor Maria Laura ha voluto insegnarci donando la sua vita.
E allora è proprio vero, quel chicco di grano che muore, può portare molto frutto.
                                                                                                                                                                                     Per il gruppo degli organizzatori Cinzia Zarucchi